Menù









New

08/09/2014 - Sicilia: precari Pa in commissione Lavoro Ars proposte per stabilizzazione

Un albo rivolto ai circa 24mila precari che da oltre 25 anni lavorano nella pubblica amministrazione e che contempla meccanismi di stabilizzazione negli enti. Nel caso in cui i posti previsti in organico siano già completi, la creazione di un ruolo sopranumerario che permetta ai precari di proseguire il loro rapporto di lavoro con gli enti, con la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, valorizzando l’esperienza professionale acquisita. E’ la proposta di legge del vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino (Psi), che la prossima settimana verrà discussa in commissione Lavoro. Due disegni di legge che affrontano definitivamente la soluzione del bacino dei precari della pubblica amministrazione e quelli utilizzati in Attività socialmente utili, i cui contratti scadranno nel dicembre 2014 e 2016, senza alcuna ulteriore possibilità di proroga. “Occorre che l’Assemblea regionale, il Governo con il coinvolgimento dello Stato e i sindacati – afferma Venturino – mettano fine una volta per tutte a questo calvario istituzionale di Stato anche per un senso di civiltà. Ormai da anni assistiamo alla persistente violazione del buon senso istituzionale dello Stato, incapace di trovare una soluzione definitiva, che ha proseguito ad alimentare la precarietà spacciandola per flessibilità. Da troppo tempo questi lavoratori hanno abbondantemente superato il limite massimo dei 36 mesi previsto dalla normativa italiana, in applicazione delle leggi comunitarie”. Secondo la proposta di Venturino, sia il ruolo unico ad esaurimento che il ruolo sovranumerario non comporteranno aggravi di spese in quanto la stabilizzazione del rapporto di lavoro precario avverrà senza costi aggiuntivi per la Regione siciliana. Inoltre, le leggi regionali e statali previste per i precari vengono estese anche ai lavoratori socialmente utili (Attività socialmente utili). ”Bisogna riconoscere che i precari dopo tanti anni di servizio negli enti hanno occupato ruoli chiave nella macchina amministrativa e vengono utilizzati come manodopera a basso costo – sottolinea Venturino -. Gli enti non li hanno mai voluti stabilizzare appigliandosi a cavilli di comodo, voluti anche dalla caotica normativa regionale in contrasto con le norme europee sul lavoro a tempo determinato”. “Evitiamo la demagogia e non continuiamo a mettere la polvere sotto il tappeto, con le solite e reiterate proroghe – spiega il vicepresidente Venturino – ricordandoci che i lavoratori sono vittime di un sistema politico che li ha usati e che vorrebbe continuare ad usarli. Con questi disegni di legge che portano la mia firma – conclude – Governo e Assemblea regionale hanno l’opportunità di voltare pagina una volta per tutte affrontando seriamente il problema e trovando una soluzione vera, senza fare macelleria sociale”. AdnKronos


Motore di Ricerca


Newsletter