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22/12/2015 - Comunicato dell’ Associazione Asu Sicilia . Il punto delle situazione

Colleghi, in merito a tutti i comunicati che in questi giorni abbiamo letto on-line, con la presente cercheremo di fare un po’ di dovuta chiarezza. Iniziando dai mandati di pagamento del mese di Novembre, è necessario precisare che, se è vero che sono stati pagati dalla Cassa Regionale, è altrettanto vero che la data di valuta o meglio, di disponibilità per noi, non è altrettanta certa. Poiché per molti di noi è l’assegno è vitale, per non creare illusioni, daremo date precise solo se avremo un supporto razionale, come sempre fatto. Inoltre, moltissimo si è scritto della proroga e per fare chiarezza, v’invitiamo a leggere gli articoli di legge di seguito riportati: ART. 30 – L.R. 5/2014 Comma 5. Per le medesime finalità di cui al comma 3 è autorizzata, per il triennio 2014-2016, nei limiti delle autorizzazioni di spesa previste per ciascun anno la prosecuzione delle attività socialmente utili svolte dai lavoratori aventi diritto all’inserimento nell’elenco di cui al comma 8 dell’articolo 4 del decreto legge n. 101/2013, convertito dalla legge n. 125/2013. Per le finalità del presente comma è autorizzata, per il triennio 2014-2016, la spesa annua di 36.362 migliaia di euro (34). (34) Comma così modificato dall’ art. 11, comma 2, L.R. 7 maggio 2015, n. 9, a decorrere dal giorno stesso della sua pubblicazione (ai sensi di quanto stabilito dall’ art. 99, comma 1 della stessa legge) e con applicabilità a decorrere dal 1° gennaio 2015, ai sensi di quanto disposto dall’ art. 97, comma 2 della citata legge. ART. 11 – L.R. 9/2015 Comma 2. All’articolo 30, comma 5, della legge regionale n. 5/2014 e successive modifiche ed integrazioni, le parole “a far data dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016″ sono sostituite con le parole “per il triennio 2014-2016, nei limiti delle autorizzazioni di spesa previste per ciascun anno.”. Comma 1. L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 30, comma 5, della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5, come rideterminata dall’articolo 1, comma 2, della legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3, è incrementata per l’esercizio finanziario 2015 di 24.241 migliaia di euro (UPB 6.3.1.3.2 – capitolo 313318). Per l’esercizio finanziario 2016 è autorizzata la spesa di 21.400 migliaia di euro. Immaginiamo che ognuno di voi conoscesse quanto sopra riportato, ma quei pochi che non ne erano a conoscenza, si sono potuti rendere conto che la proroga, per chi è impegnato in attività socialmente utili, a norma di legge, è vigente. Ovviamente una proroga ridotta alla copertura dei 21.400 migliaia di euro. Questa è la situazione attuale, che indubbiamente può peggiorare fra pochi giorni, quando andrà in discussione il testo della Finanziaria Regionale; infatti le risorse per i LSU del 2016 potrebbero essere azzerate, come minacciato qualche settimana fa dall’Assessore Baccei . L’Associazione ASU Sicilia per raggiungere l’obiettivo CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO, sta adottando e promuovendo più azioni, fra cui quella legale. In questi giorni avrete letto che sono state organizzate delle assemblee, affinché ogni associato e non, potesse ascoltare e confrontarsi con l’avvocato Galleano del foro di Milano, esperto di diritto del lavoro. Dal confronto è scaturito che, come da precedenti sentenze della Corte di Giustizia Europea, chi ha occupato una posizione di lavoro stabile e permanente, riconducibile a una mansione ordinaria dell’Ente Utilizzatore, ha diritto ad avere riconosciuta la natura subordinata del suo lavoro. Ciò ottenuto, ne deriva di conseguenza che si è trattato di contratti a termine, abusivi, e che se hanno superato i 36 mesi, si è verificato un abuso a cui consegue una sanzione a carico del datore di lavoro abusante o dello Stato, che ha consentito l’abuso. La misura sanzionatoria richiesta sarà la costituzione di un rapporto a tempo indeterminato. Ovviamente siamo in Italia e la giurisprudenza, che è in continua evoluzione, ci fa sperare bene, poiché ci sono i presupposti, ma l’accoglimento di questa domanda dipende dal giudice. Quest’ultimo potrebbe applicare la sanzione di natura economica pari a circa 15-20 mensilità. L’importanza del riconoscimento del rapporto di lavoro sarà fondamentale per la ricostituzione della posizione economica essendo stati pagati meno di un lavoratore a tempo indeterminato comparabile e di quella contributiva. Ci aprirebbe le porte per una dignitosa futura pensione, che oggi possiamo solo sognare. Per quanto fino ad ora esposto è fondamentale essere il più possibile a fare tale ricorso ed iniziare l’iter già a gennaio. Prima s’inizia… Per tutte le informazioni, qualora aveste ancora dei dubbi, potete chiedere ai Vs referenti di zona. Questa è la via legale, ma non esaustiva e nemmeno la sola. Potrebbe non bastare. Infatti, s’è vero che a gennaio è già previsto un tavolo tecnico, finalizzato alla stabilizzazione, cui prenderà parte l’Associazione, frutto del lavoro fatto dall’Associazione con le Istituzioni (Gli Incontri cominciano a produrre i giusti effetti), patrocinato dall’Assessorato al Lavoro, è altrettanto vero che per iniziare a lavorare all’ipotesi di stabilizzazione, è necessario essere prorogati e come detto su, niente a oggi è sicuro. Se il dialogo sarà sufficiente, ne saremo felici, ma come detto a tutti in queste ultime settimane, potrebbe essere necessario far sentire in modo vibrato la protesta di tutti noi. Quindi restiamo in campana e pronti a protestare anche in piazza se nei giorni dell’approvazione del bilancio ci sarà il sentore di essere tagliati fuori. Essere associati significa potersi rappresentare senza altri fini, se non quelli comuni a tutti, ma sarà necessario, dovremo dimostrare che siamo uniti, numerosi e pronti a lottare per il nostro lavoro, la nostra stessa vita. Ciccio Mallia – Mario Mingrino – Vito Sardo


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