28/06/2013 - Sigaretta elettronica vietata ai minori e nelle scuole


Le sigarette elettoriniche saranno vietate ai minori e all'interno degli istituti scolastici. Lo stabilisce una ordinanza del Ministero della Salute. Il ministro Beatrice Lorenzin ha sottolineato la necessita' che ci sia ''una corretta informazione'' sui prodotti che vengono venduti. ''Non vogliamo dire - ha spiegato il ministro - che la sigaretta elettronica e' piu' pericolosa della sigaretta normale, ma non va utilizzata come uno strumento innocuo. Il fumatore deve essere informato di quello che utilizza''.
Un'ordinanza che secondo il Codacons e' ''assolutamente insufficiente. Le e-cigarettes vanno vietate in tutti i luoghi pubblici, al pari delle normali sigarette - afferma il Presidente Carlo Rienzi - Non si capisce infatti il criterio per cui siano ritenute dal Ministero pericolose, e quindi da vietare, all'interno delle scuole, ma non in altri luoghi aperti al pubblico. Non servono provvedimenti ad hoc da parte del Ministro, come l'ordinanza emessa oggi - prosegue Rienzi - cio' che serve e' applicare le norme vigenti sui prodotti da fumo anche alle sigarette elettroniche, cosi' da estenderne automaticamente i divieti''.
Sono gia' un milione, ma il numero cresce di giorno in giorno, gli italiani che hanno abbandonato le ''classiche'' sigarette per scegliere la via del fumo elettronico, armandosi di kit con ricarica e vaporizzatore. Un vero boom, che coinvolge ormai il 10% dei fumatori tradizionali, e che sembra destinato a crescere, nonostante il divieto di vendita ai minorenni e di utilizzo nelle scuole stabilito oggi dal ministro Lorenzin, che di fatto avvicina le sigarette elettroniche alle ''bionde'' tradizionali, anche se non c'e' ancora il divieto di fumo ''elettronico'' nei locali pubblici. Stando ai dati dell'Anafe, l'Associazione nazionale fumo elettronico, sono circa 2.000 i negozi sparsi in tutta Italia per vendere ''e-cigarettes'', ma anche qui con una crescita esponenziale, basata sul franchising, che rende impossibili stime piu' accurate. Un mercato che secondo alcune stime potrebbe arrivare gia' entro il 2013 alla quota di mezzo miliardo di euro, ma che gia' alla fine del 2012 superava quota 200 milioni. Un fenomeno in crescita costante, che vede oggi impegnate quasi una decina di aziende, che danno lavoro a 5.000 addetti.


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