24/09/2014 - Formazione professionale: approvata la riforma dei corsi


L'esecutivo ha approvato il ddl proposto dall'assessore Nelli Scilabra, che dovrebbe cambiare volto al settore.

Le novità più importanti riguardano la centralità delle Camere di Commercio, delle scuole e delle aziende, che in qualche modo “compenseranno” il lavoro svolto in passato unicamente dagli enti di Formazione. Il catalogo dell'offerta formativa verrà ridiscusso in sede di Liberi consorzi e città metropolitane che avranno il compito di svolgere le funzioni “relative alle attività amministrative, gestionali e di supporto”.

Non solo, questi enti concorreranno all'elaborazione del Piano regionale integrato dell'Istruzione e della Formazione (il “nuovo” Prif) oltre che dei Piani operativi territoriali.

L'obiettivo è quello di orientare la scelta dei corsi verso quelli che maggiormente “servono” al mondo del lavoro.

Gli ambiti formativi previsti sono quelli della Formazione inziale (gli ex Oif), della Formazione superiore tecnica e non accademica (che passerà attraverso l'istituzione dei Poli formativi tecnico professionali di filiera), della Formazione permanente e continua e della Formazione per soggetti con disabilità. Previsti anche interventi formativi destinati ai dipendenti della pubblica amministrazione.

Le attività formative verranno svolte anche da scuole, Università e imprese. I soggetti che vorranno ospitare i corsi dovranno iscriversi in un albo regionale diviso per le varie tipologie di formazione. Ma dovranno dimostrare ''affidabilità morale, affidabilità economico-finanziaria, capacità logistiche e organizzative avanzate, correlazioni con gli attori del sistema istituzionale e sociale del territorio''.

Altra novità è rappresentata dai voucher destinati agli allievi. Saranno i ragazzi, destinatari di un assegno, a poter decidere in quale ente o soggetto svolgere il proprio corso di formazione. L'assessorato monitorerà i corsi, mentre l'albo degli operatori della Formazione verrà distinto in due elenchi (Formazione iniziale, formazione continua e permanente). Previsto anche il potenziamento dei progetti ai bambini dai 24 ai 36 mesi (le cosiddette 'Sezioni primavera'), oltre che contributi alle scuole per l'infanzia.


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