03/03/2016 - Sicilia, dall’Ue finanziamenti diretti per l’agricoltura


L’occasione è unica per il comparto agricolo: accedere ad oltre cento milioni di euro finanziati direttamente dall’Unione europea, senza passare dalle pastoie burocratiche della Regione. Ma bisogna affrettarsi, il bando è già operativo e scade il prossimo 29 aprile.

“A quanti lamentano le lungaggini della Regione siciliana, daremo una risposta reale e un canale diretto a cui rivolgersi – spiega l’eurodeputato Michela Giuffrida, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo – per il primo anno saranno messi al bando 111 milioni di euro per i produttori agricoli che vorranno produrre e pubblicizzare il loro prodotti. Anche i piccoli produttori potranno partecipare, ma se troveranno un socio in partenariato”.

Tutti i dettagli saranno resi noti venerdì 4 marzo alle ore 16.30 all’Hotel Excelsior-Mercure di piazza Giovanni Verga a Catania. L’onorevole Giuffrida terrà un incontro pubblico con la partecipazione di Diego Canga Fano, Direttore della Direzione Relazioni multilaterali e politica della qualità della Commissione europea.

L’alto funzionario europeo illustrerà le opportunità di finanziamento, i fondi e i bandi diretti agli agricoltori per la promozione dei prodotti agricoli in un incontro con la stampa e con i rappresentanti del mondo agricolo siciliano. L’incontro sarà concluso dall’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici.
“Venerdì a Catania, i produttori avranno la possibilità di incontrare dal vivo il funzionario dell’Ue che valuterà in prima persona le domande e magari potranno anche interagire con lui – spiega ancora Michela Giuffrida -. La crisi dei mercati agricoli siciliani degli ultimi mesi ha messo in evidenza la centralità del comparto per l’economia dell’intera Isola. L’agroalimentare siciliano è ricco di eccellenze che troppo spesso non trovano spazio sul mercato interno, ma con un enorme potenziale anche sui mercati esteri. Il rilancio del settore parte da un forte sostegno alla sua competitività, che arriva soprattutto dall’Europa. Organizzazioni di produttori, consorzi, cooperative, aziende, gruppi di azione locale, associazioni – conclude la componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo – chiedono a gran voce di poter avere un’interlocuzione diretta con le istituzioni europee per conoscere ed essere preparati su programmi e bandi della Commissione che potrebbero rappresentare per loro crescita e sviluppo”.


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