02/05/2016 - Ferrovie dello Stato. Legambiente Sicilia denuncia: la regione isolata dal sistema ferroviario italiano


Dopo anni di progressiva ma inesorabile smobilitazione della flotta delle navi traghetto delle Ferrovie dello Stato nello Stretto di Messina, dopo la drastica riduzione dei treni a lunga percorrenza tra la Sicilia ed il nord Italia ( un solo collegamento giornaliero), restano ancora in vita i collegamenti con Roma, ma ridotti a tre treni giornalieri, le Ferrovie dello Stato, dallo scorso gennaio, hanno soppresso anche le navi per trasporto autovetture, regalando all’armatore privato Caronte e Tourist il monopolio del traghettamento con una tariffa di 40 euro ad auto per la percorrenza di appena 3 km.

Ma non basta, praticamente soppresso anche il servizio passeggeri: nell’arco delle ore solari sono soltanto nove le coppie di corse. L’ultima da Messina per Villa San Giovanni è alle 19.15, da Villa San Giovanni a Messina alle 20.20. Da quest’ora in poi per le Ferrovie dello Stato la Sicilia resta isolata fino alle 7.10 del mattino.

Legambiente Sicilia denuncia il gravissimo disservizio ai danni della popolazione. Le grandi, ma poche, navi che attraversano lo Stretto di notte, per incomprensibili ed inaccettabili disposizioni non accettano viaggiatori a piedi. Ponti, quindi, vuoti, con grande sperpero di denaro pubblico a vantaggio della flotta privata che viaggia giorno e notte imbarcando passeggeri, auto e camion con incassi da capogiro.

Legambiente Sicilia chiede, quindi, un oculato ripensamento dell’impegno per la continuità territoriale dell’isola ripristinando il traghettamento delle invasature ferroviarie e calmierando le tariffe per auto e passeggero, specie per i residenti, considerato, tra l’altro, che l’attuale regime di monopolio costituisce un danno per la popolazione dell’intera Sicilia e per la nostra economia.




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