20/02/2017 - Mafia dei Nebrodi. Antoci: l’unica strada è il ripristino della legalità


Sono nove i provvedimenti di fermo da parte della DDA di Catania: era stato trovato un escamotage per aggirare il “protocollo Antoci”, ricorrendo alle minacce per costringere allevatori e contadini a cedere terreni per accedere ai contributi dell’Unione Europea.

Questo il commento del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, in merito all’operazione:

“Si tratta di un duro colpo assestato ad importanti famiglie mafiose. Apprendo che tutto questo è collegato agli effetti scaturiti dal Protocollo di Legalità. Sono contendo – prosegue Antoci – che il percorso di legalità e sviluppo che stiamo portando avanti continua e che stiamo liberando la Sicilia da un malaffare che durava da anni e che toglieva dignità agli agricoltori ed allevatori onesti.

Ringrazio particolarmente i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, i ROS di Catania, e la Compagnia di Santo Stefano di Camastra con un ringraziamento particolare alla DDA di Catania che continuano a dimostrare impegno, responsabilità e dedizione.

Il 23 febbraio – conclude Antoci – sarò a Roma alla Camera dei Deputati per presenziare alla presentazione della Legge che di fatto allarga il Protocollo di Legalità a tutta Italia facendolo definitivamente diventare Legge dello Stato . Questa è l’antimafia dei risultati che trova credibilità nel lavoro e nella condivisione dei più alti valori della Legalità”.


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