29/09/2020
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“Donne in campo”, arriva il bonus: l’incentivo per le imprenditrici agricole
“Donne e agricoltura alleanza strategica. Così sosteniamo un nuovo protagonismo femminile nel settore primario”. Qualche mese fa la Ministra Bellanova aveva anticipato la Misura “Donne in campo” voluta nella Legge di Bilancio 2020 per “sostenere concretamente il protagonismo femminile nel settore primario” e da qualche giorno la normativa è sul portale dell’ISMEA. “Donne in campo” è un bonus approvato dal Governo che consente di integrare le opportunità a tutte le imprenditrici agricole che, dopo il lockdown, si sono trovate in gravi difficoltà economiche ma anche per tutte le donne che intendono investire per la prima volta nella terra.
Il bonus Donne in campo, grazie ad un fondo rotativo da 15 milioni (questa la dotazione finanziaria iniziale per il 2020), la possibilità per le imprenditrici agricole di richiedere mutui a tasso zero, fino a 300 mila euro.
Un modo concreto per sostenere ed incentivare la presenza delle donne in questo settore che, tra l’altro, resta uno dei comparti con la percentuale maggiore di occupazione femminile.
Chi può usufruire del mutuo e come richiederlo
Ai mutui a tasso zero, fino a 300mila euro da restituire in un minimo di 5 anni e un massimo di 15 (comprensivi del periodo di preammortamento), possono accedere:
• le donne con qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto • società composte al femminile per più della metà dei soci e delle quote di partecipazione I finanziamenti andranno a coprire fino al 95% delle spese ritenute ammissibili, ovvero quelle per: • migliorare il rendimento dell’azienda e favorire una maggiore sostenibilità (attraverso la riduzione dei costi di produzione o la riconversione delle attività agricole). • migliorare le condizioni agronomiche e ambientali • migliorare igiene e benessere animale • realizzare infrastrutture utili allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’azienda Grazie al mutuo sarà anche possibile finanziare l’acquisto di terreni, ma solo per un 10% sul totale dell’investimento. Possono richiedere il mutuo a tasso 0, non solo le donne che già lavorano nel settore agricolo ma anche le nuove imprenditrici. Un sostegno importante, dunque, per favorire la nascita di altre aziende al femminile. Le richieste e l’erogazione del fondo per le imprenditrici e le aziende agricole che soddisfano i requisiti saranno gestite da Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare del Ministero delle Politiche Agricole. Il bonus prevede la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari. Attenzione. Le attività non possono essere avviate prima della presentazione della domanda e devono durare al massimo due anni dalla data di ammissione alle agevolazioni. Per accedere alle agevolazioni previste dal DM è necessario presentare domanda attraverso il portale dedicato ai servizi ISMEA disponibile sul sito www.ismea.it. La presentazione della domanda prevede i seguenti allegati: 1) Autocertificazioni relative all’impresa corredate da documento di riconoscimento in corso di validità dell’imprenditrice agricola; 2) Documentazione attestante la qualifica IAP o Coltivatrice Diretta e relativo certificato della posizione INPS; 3) Relazione notarile riguardante eventuali beni dati in garanzia, ovvero lettera di disponibilità alla concessione della garanzia fidejussoria; 4) Studio di fattibilità, il cui format è disponibile nella sezione dedicata, e relativa documentazione tecnica (preventivi e computi metrici delle opere da realizzare e/o macchinari da acquistare).
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