03/01/2006 - Antenna di telefonia in via Piave: è polemica.

“Antenne? No, grazie.” Con questo slogan un Comitato di cittadini, nei mesi scorsi, ha dichiarato battaglia agli impianti di telefonia nelle zone abitate.
A settembre è stato adottato il regolamento comunale, che ha messo i primi paletti. Ed è già nei cassetti dell’Ufficio tecnico il “piano di localizzazione degli impianti di telecomunicazione” ( nuova installazione e rilocalizzazione degli impianti esistenti).
La mappa non e' approdata in aula consiliare, ma c’e' comunque l’articolo 6 del regolamento comunale che vieta l’installazione di impianti nelle “aree di particolare pregio storico-architettonico o paesaggistico ambientale” e negli “ambiti residenziali o intensamente urbanizzati, nelle zone caratterizzate da strutture sanitarie, scolastiche e di utilità sociale, escludendo l’istallazione a distanza inferiore a 500 metri.”
Adesso la palla passa, dunque, al commissario regionale Rosolino Greco.
Ma intanto bisogna fare i conti con l’ordinanza del Tar di Catania che segna un punto a favore per la H3G spa.
La società di telefonia ha già inviato una nota all’Ufficio urbanistica del Comune per comunicare ''la ripresa dei lavori lavori per l’installazione di un impianto per telefonia mobile, sistema Umts, da ubicare in via Piave n.107.
Il Tar – continua la società - ritiene che il Comune intimato ha, di fatto, ingiustificatamente, ostacolato l’insediamento dell’impianto nella presunta salvaguardia di interessi, quale quelli alla salute, la cui tutela non è demandata dalla legge alla competenza comunale”.
La H3G sostiene di essere in possesso “dei titoli sanitari ed edilizi per la realizzazione dell’impianto di telefonia.”
E nel frattempo ci sono alcuni cittadini, politici, sindacalisti e associazioni che dicono no alle antenne di telefonia nel centro urbano, preoccupati per l’elettrosmog e per gli effetti sulla salute.