28/02/2006 - "L'antenna della H3G deve essere installata a Semaforo."


Adesso è ufficiale, scritto nero su bianco: la società di telefonia H3G spa dovrà installare il proprio impianto sull’area comunale di località Semaforo (dove ci sono già numerosi tralicci, nonostante le proteste in zona che si trascinano da anni ndr).
Il Comune si è impegnato a "permettere l’ultimazione dei lavori e messa in funzione dell’impianto di via Piave, per il periodo strettamente necessario all’espletamento della procedura autorizzativa e realizzativa del nuovo impianto nell’area comunale.”
E’ quanto emerge dalla transazione che ha messo d'accordo il Comune paladino e la H3G.
Due anni fa la società di telefonia ha comunicato l’intenzione di installare il proprio impianto su un palazzo della via Piave, dopo un accordo con il proprietario dell’area.
Una decisione che ha scatenato in città non poche polemiche, dando il via alla costituzione del comitato spontaneo “Antenne No Grazie” e ad una petizione popolare di oltre mille firme.
Il Comune paladino, prendendo atto delle proteste – e della “sussistenza sull’area di vincolo idrogeologico, insussistenza dell’unanimità dei condomini locatori per la realizzazione dell’impianto tecnologico, presenza delle scuole, contrasto con il regolamento comunale” - ha bloccato in più occasioni i lavori. A dicembre, però, è giunta la decisione del Tar che ha dato ragione alla H3G. La società, dopo gli incontri con il commissario straordinario Rosolino Greco, si è impegnata a “rinunciare all’utilizzo dell’impianto di via Piave e a provvedere al suo smantellamento nei 30 giorni successivi all’attivazione, a seguito dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni comunali e sanitarie propedeutiche necessarie, dell’impianto alternativo collocato su area pubblica messa a disposizione dal Comune.”
Un impianto che – si puntualizza nello schema di transazione - deve essere “ritenuto, per il gestore H3G, idoneo a garantire la continuità del pubblico servizio con lo standard di qualità atteso.”

Non è tardata la reazione del Comitato che ha ribadito un secco “no alle antenne nel centro urbano”, manifestando “il timore che l’antenna provvisoria in via Piave possa trasformarsi in un impianto definitivo”.
A settembre è stato adottato il regolamento comunale, che ha messo i primi paletti. Subito dopo, l’Ufficio tecnico ha realizzato il “piano di localizzazione degli impianti di telecomunicazione” ( nuova installazione e rilocalizzazione degli impianti esistenti).
La mappa - che consente l'installazione solo in tre siti, in periferia, nelle località di Semaforo, Poggio Morco e Amola - ha preso atto dell’articolo 6 del regolamento comunale che vieta l’installazione di impianti nelle “aree di particolare pregio storico-architettonico o paesaggistico ambientale” e negli “ambiti residenziali o intensamente urbanizzati, nelle zone caratterizzate da strutture sanitarie, scolastiche e di utilità sociale, escludendo l’istallazione a distanza inferiore a 500 metri.”


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