28/12/2009 - Dal 1° ottobre c’è ComUnica per iniziare un’attività.Un solo documento telematico per Registro imprese, Fisco, Inps e Inail


Fino a tutto il marzo 2010, per avviare una nuova attività imprenditoriale individuale sarà possibile avvalersi della normale modulistica prevista dalle varie amministrazioni cui ci si deve rivolgere: Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Inps e Inail. Ma già dallo scorso 1° ottobre tutto ciò potrà essere sostituito da una Comunicazione Unica (già ribattezzata ComUnica), predisposta esclusivamente per l’inoltro telematico (il software è gratuito, e prevede l’utilizzo di una smart card per la firma digitale e di una casella di Posta elettronica certificata) ovvero su supporto informatico, da inviare all’Ufficio del Registro delle Imprese territorialmente competente.

ComUnica è stata introdotta dall’art. 9 del Dl n. 9/2007, convertito con modificazioni dalla legge n. 40/2007. Da ricordare, tuttavia, che già la legge n. 340/2000 (come modificata dalle leggi 147/2003 e 350/2003) aveva reso obbligatorio l’utilizzo degli strumenti informatici per le domande, le denunce e gli atti presentati all’ufficio del Registro delle imprese da parte di imprese aventi forma giuridica societaria. Con ComUnica, quindi, dal 1° aprile 2010, l’obbligo telematico o informatico si estenderà anche alle imprese individuali.

Da tenere presente anche la circolare del ministero dello Sviluppo economico, n. 3616/2008, soprattutto per quanto riguarda le modalità molto semplificate con cui un’impresa può conferire la propria rappresentanza a terzi: ciò rende possibile che ad effettuare la ComUnica in nome e per conto dell’impresa sia un intermediario autorizzato (la propria organizzazione professionale, il proprio consulente del lavoro, commercialista o altro soggetto abilitato). Il Ministero aveva previsto questa possibilità considerando che “l’estensione della firma digitale agli imprenditori individuali, di regola meno organizzati nell’utilizzo delle nuove tecnologie, fa prefigurare una consistente difficoltà operativa che potrebbe compromettere il buon esito dell’operazione”.

Sulla G.U. 152 del 3/7/2009 è stato pubblicato il Dpcm che individua le regole tecniche per le modalità di presentazione della ComUnica e per l’immediato trasferimento dei dati tra le Amministrazioni interessate; mentre sulla G.U. n. 296/2007 era stato pubblicato il Dm con cui è stato approvato il modello.

La comunicazione, una volta pervenuta al registro delle imprese viene sottoposta ai necessari controlli: se tutto è a posto, la comunicazione viene protocollata e inviata alle altre amministrazioni interessate, e l’interessato riceve apposita ricevuta telematica.

Se invece la ComUnica è presentata su supporto informatico, l’ufficio del registro delle imprese rilascia la stampa della ricevuta.

ADEMPIMENTI
Avviare, variare e cessare
L’art. 5 del Dpcm elenca gli adempimenti assolti tramite la ComUnica:
a) dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini Iva, ai sensi dell’art. 35 del Dpr n. 633/72;
b) domanda d’iscrizione di nuove imprese, modifica, cessazione nel registro imprese e nel R.E.A., con esclusione dell’adempimento del deposito del bilancio;
c) domanda d’iscrizione, variazione, cessazione dell’impresa ai fini Inail;
d) domanda d’iscrizione, variazione, cessazione al registro imprese con effetto per l’Inps relativamente alle imprese artigiane ed esercenti attività commerciali, ai sensi dell’art. 44, comma 8, del Dl n. 269/2003;
e) domanda di iscrizione e cessazione di impresa con dipendenti ai fini Inps;
f) variazione dei dati d’impresa con dipendenti ai fini Inps in relazione a: 1) attività esercitata; 2) cessazione attività; 3) modifica denominazione impresa individuale; 4) modifica ragione sociale; 5) riattivazione attività; 6) sospensione attività; 7) modifica della sede legale; 8) modifica della sede operativa;
g) domanda di iscrizione, variazione e cessazione di impresa agricola ai fini Inps;
h) domanda di iscrizione, variazione e cessazione di impresa artigiana nell’albo delle imprese artigiane.

Fonte:Terra e Vita


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