26/03/2010 - Bufardeci: a rischio tenuta sociale della regione


''La crisi dell'agricoltura mette a rischio la tenuta sociale della nostra regione. E'un dramma di una portata catastrofica, che va arginato con misure straordinarie''. Lo ha detto Titti Bufardeci, assessore alle risorse agricole del governo siciliano, aprendo, oggi pomeriggio a Taormina, la sessione pomeridiana del convegno nazionale di Confagricoltura.

''Quando al Nord vanno in crisi i settori strategici dell'economia del paese - ha proseguito Bufardeci - si interviene con misure straordinarie come la cassa integrazione. Ma per il Sud, per l'agricoltura della Sicilia e del Sud non esistono ammortizzatori sociali''.

L'indotto dell'agricoltura siciliana occupa quasi un milione di posti di lavoro con circa 250 mila imprese. ''Negli ultimi anni - ha aggiunto l'assessore - hanno chiuso i battenti oltre cinquantamila imprese: ognuno deve fare gli straordinari per mettere freno a questa slavina''.

Per Bufardeci e' necessario un intervento congiunto tra Regione, Stato e Unione Europea: ''ognuno per la sua parte''.

''La Regione siciliana deve portare avanti - ha spiegato ancora l'assessore - una politica a 360 gradi che parta dalla definizione di un marchio di tutela per la salvaguardia delle nostre produzioni, per poi passare ad azioni nel campo dell'innovazione scientifica. Metteremo tutto il nostro impegno, adeguando il Piano di sviluppo rurale alle esigenze del mondo della produzione e lavorando per rendere moderne e competitive le nostre aziende, che sono troppo piccole rispetto ai concorrenti europei. Favoriremo un processo di aggregazione e lavoreremo per accorciare la filiera commerciale''.

Ma gli sforzi della Regione, ha concluso Bufardeci, ''non saranno sufficienti se la crisi dei mercati non sara' presa di petto anche dal governo nazionale''.
Fonte Asca





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