29/04/2013 - Lampadine a basso consumo: il risparmio c'è


Dallo scorso settembre anche le ultime lampadine a incandescenza, quelle comprese tra i 25 ei 40 watt, sono state ritirate dal commercio.
Se i primi modelli a risparmio energetico deludevano per resa luminosa, colore della luce e tempo di accensione, oggi molti di questi difetti sono stati risolti. Senza contare che, oltre alle lampadine fluorescenti compatte, il mercato adesso offre due alternative: le alogene a risparmio energetico e i led.

L’efficienza a livello di resa luminosa è migliore per le fluorescenti compatte, mentre è ancora scarsa per quasi tutte le alogene e sufficiente per i led. Il tallone d’Achille di molte fluorescenti resta il tempo di accensione. Complessivamente buona la loro durata, anche se alcuni modelli con l’andar del tempo perdono luminosità o sono sensibili alle troppe accensioni e spegnimenti. In generale, le lampadine del test durano tantissimo, ma non quanto dichiarano i produttori.

Nella valutazione complessiva della qualità delle lampadine che sono state analizzate, si è tenuto conto del loro impatto ambientale, considerando tutto il loro ciclo di vita, cioè la loro efficacia e durata, nonché la composizione con cui sono fatte.

Fluorescenti compatte.
La quantità di materiali impiegati per costruirle viene ammortizzata dalla loro lunga durata di vita e dalla loro efficienza energetica. Esaurite o rotte, devono essere portate alla discarica locale e trattate come tutti i Raee.

Alogene a basso consumo.
Sono simili alle vecchie lampadine a incandescenza, ma risparmiano circa il 20-25% di energia. Quelle in classe C, saranno tolte dal mercato nel 2016. Bruciate o rotte si buttano nell’indifferenziata.

Led.
Contengono metalli e circuiti elettronici. Sono Raee e vanno smaltiti come tali una volta esauriti o rotti.


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