11/05/2010
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Consorzi siciliani in rete verso la qualità. Mercoledì 12 al Cibus di Parma la firma del protocollo d'intesa
Rendere le imprese più competitive nel mercato. È l’obiettivo del protocollo d’intesa che sarà firmato mercoledì 12 al Cibus di Parma e che prevede una collaborazione tra l’assessorato regionale alle Risorse agricole, i consorzi di tutela di alcune eccellenze siciliane, l’azienda dolciaria Fratelli Fiasconaro e l’università di Catania.
A sottoscrivere l’accordo saranno i consorzi di tutela del Moscato di Siracusa Doc, dei vini Doc Eloro e Moscato di Noto, del Limone di Siracusa Igp, del Pistacchio di Bronte Dop, della Mandorla di Avola e della strada del Vino del Val di Noto, alla presenza dell’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci.
“In un momento di mercato sempre più competitivo, caratterizzato dalla caduta dei prezzi e dall’eccesso di offerta in quasi tutti i settori”, dice Bufardeci, “l’impresa che resiste meglio è quella pluriattiva, diversificata, integrata, aperta alle innovazioni, ricca di relazioni, coordinata a monte e a valle, con una attiva vita associativa. In sintesi, l’impresa che ha una fitta rete di relazioni. Il mercato uccide chi è isolato”.
Grazie al protocollo d’intesa, i consorzi, il dipartimento di Orto floro alboricoltura e tecnologie agroalimentari dell’ateneo catanese, interagendo con le conoscenze dei prodotti dei Fratelli Fiasconaro, potranno sviluppare nuovi progetti e nuovi utilizzi delle specialità siciliane.
“In particolare con l’università di Catania”, spiega Nicola Fiasconaro, “stiamo cercando di tracciare il dna del pistacchio di Bronte per renderlo identificabile dai tantissimi altri prodotti simili (ma inferiori dal punto di vista qualitativo e salutare) che arrivano dalla Turchia e dall’Africa”.
L’aggregazione, per l’assessore Bufardeci, può essere uno dei punti di forza dell’agroalimentare siciliano. “I prodotti di eccellenza insieme ai consorzi di aziende possono rappresentare lo strumento per garantire continuità e sviluppo ai sistemi agricoli locali”, spiega, “luoghi di aggregazione e organizzazione per affrontare le sfide che i nuovi scenari richiedono.
In questo contesto nascono iniziative di collaborazione con tutti gli attori del territorio per creare dei momenti di confronto, fattiva collaborazione, reti di sviluppo”. Fonte SiciliaInformazioni
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