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13/07/2010 - Sicilia: Lo Bello, Regione al collasso, legalita' e mercato non piu clientele

Roma, 13 lug. - (Adnkronos) - ''Una contrazione dei flussi di spesa e dei trasferimenti, che avra' carattere strutturale e sara' accentuata dal federalismo fiscale, e la fine dell'idea che l'ampliamento continuo della dimensione pubblica sia un fattore di crescita. Questo welfare assistenzial-clientelare che ha sortito un patto dannoso tra politica, societa' ed economia oggi e' in crisi. Il contributo al Pil dell'amministrazione pubblica in Sicilia e' pari al 35%, contro il 13% della Lombardia. C'e' un'economia parassitaria fatta di rendite, assistenza e clientele, che blocca lo sviluppo del settore privato''. Lo ha affermato Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia in un'intervista al quotidiano 'Il Sole 24 Ore'. ''L'impreditoria siciliana ha capito che le tentazioni consociative del passato rischiano di distruggere anche i pezzi sani dell'economia produttiva - ha continuato Lo Bello - Ritiene che la crescita passi da piu' mercato e piu' rispetto delle regole. Le imprese sanno che la crisi e' stata un acceleratore del cambiamento e cercano di contrapporre alla visione di una dimensione pubblica epertrofica l'idea che il mercato sia il luogo dove si produce ricchezza''. ''Se non cambia la visione culturale, anche singole buone riforme non mutano lo scenario - ha proseguito Lo Bello - Le riforme gia' fatte debbono servire a ricostruire un nuovo modello di amministrazione imperniato sul dimagrijmento di una struttura pubblica pervasiva e sul recupero dell'idea di mercato. Bisogna semplificare le procedure amministrative, liberare i mercati, capire che ricchezza e posti di lavoro si creano con risorse provate e non con clientele e flussi di precari''.


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