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18/11/2010 - Stabilizzazione precari, le Polizie locali protestano per le misure adottate. Lunedì una manifestazione a Siracusa

''Da alcuni giorni è scattata la fase di stabilizzazione dell’esercito dei precari siciliani, assunzione a tempo indeterminato che prevederà solo categorie A e B, uniche per le quali al momento la legislazione nazionale consente la stabilizzazione immediata. Per oltre 20 anni, diverse sono state le ricette annunciate, ma in tempi di crisi gli Amministratori degli Enti territoriali, pur consapevoli che c’è sempre qualcosa di meglio che si può fare, hanno preferito abbreviare i tempi ed evitare impopolari ricognizioni dei fabbisogni di professionalità''. A ricordarlo è l’ANVU, l’associazione delle Polizie locali siciliane, con una manifestazione che si terrà a Siracusa il prossimo 22 novembre, volta a denunciare pubblicamente ''la situazione paradossale che tra meno di 45 giorni si verrà a creare in Sicilia''. ''In attuazione delle procedure di stabilizzazione di cui all’art.17 c.12 del D.L. 78/2009 (convertito in l. 102/09) sono previste infatti assunzioni nelle Pubbliche Amministrazioni di precari senza tener conto della professionalità acquisita dagli stessi in lunghi periodi e declassando tutti gli aventi titolo in categoria B - si legge nella lettera aperta inviata al Prefetto di Siracusa - Così facendo dal 01/01/2011 nel territorio isolano si perderanno circa 1.700 tra operatori di Polizia Municipale e Polizia Provinciale, i quali assurdamente continueranno a lavorare presso gli Enti locali ma con funzioni di verse da quelle svolte fino ad oggi, ovvero in categoria B, incompatibilmente con le funzioni e le esigenze delle polizie locali. Alla luce dell’efficienza e dei carichi di lavoro raggiunti da alcuni Corpi di Polizia (già operanti in sott’organico e con molte unità prossime al pensionamento) viene spontaneo chiedersi quali contromisure gli Organi Territoriali e di controllo intenderanno attuare per sopperire alla perdita di tali figure professionali. E’ con questa preoccupazione che l’Ass.ne delle Polizie Locali della Sicilia ha già indirizzato a tutti i Prefetti della Sicilia una lettera volta ad interessare le massime Autorità territoriali sulle sorti degli agenti “precari” di polizia locale, che purtroppo a causa della stabilizzazione messa in atto dai vertici comunali e provinciali, comporterà, entro fine anno, una loro riduzione in numero insufficiente rispetto alle esigenze del Territorio. Anche se a volte luoghi comuni mirano a strumentalizzare la buona fede della gente creando barriere di populistica antipatia avverso le attività dei cosiddetti “ex articolisti” ed in particolar modo quelli impegnati nella polizia locale, non si può non intuire l’inevitabile contraccolpo che a breve subirà il vivere civile visto che stime indicano che circa l’80% degli agenti di Polizia Mun.le e Prov.le , destinati quotidianamente alla sicurezza delle scuole, al controllo della viabilità, ai rilievi degli incidenti stradali e nella lotta alle discariche abusive, sarà inquadrato in categoria B e non in C come richiesto dai CCNL delle polizie. Mentre per diversi anni, per colmare le annose carenze di personale nelle polizie locali, gli Amministratori hanno potuto attingere forze del bacino dei precari (inquadrati in categoria C), dal 01/01/2011 dovranno arrangiarsi senza, sia perché le piante organiche dei vari Enti Locali sono state, nel tempo, formate e modificate tenendo conto della presenza dei “contrattisti”, sia perché la situazione economica e finanziaria italiana non consentirà, nei prossimi dieci anni, ai vari Comuni e Province di assumere nuovo personale per adibirlo alle funzioni di agenti di Polizia Locale. La nostra denuncia è un grido di allarme, un atto di buon senso volto a stimolare tutti gli Enti autarchici a fare a fare diversamente. Saremmo lieti dunque che anche tutte le forse politiche e sociali si unissero a noi per manifestare l’illogicità di questo processo di stabilizzazione senza distinguo, che intacca gli interessi della cittadinanza e del territorio''. La manifestazione si svolgerà secondo il seguente percorso: ore 11.00 incontro partecipanti Molo S. Antonio (possibilmente in divisa previa autorizzazione del Comando ad indossarla) Via Rodi – Via Malta – Ponte S.Lucia – Via Chindemi – L.go XXV Luglio – C.so Matteotti – P.zza Archimede, dove sarà ricevuta una delegazione da S.E. Il Prefetto di Siracusa.


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