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29/03/2012 - Precari «in scadenza», rischio uffici vuoti

CATANIA - Comuni semivuoti se i precari vanno via. È il rischio che attanaglia le pubbliche amministrazioni, che in molti casi hanno riempito gli uffici di lavoratori a tempo. A Catania sono ben 191, altre centinaia sono sparse nei Comuni della provincia etnea. È una corsa contro il tempo perché i loro contratti stanno per scadere, ma non c'è ancora un intervento da parte della Regione. «È tutto fermo - spiega Stefano Passarello, della Uil - perchè si aspetta che il governo regionale si pronunzi per dare l'ok alla stabilizzazione o al proseguimento del loro rapporto contrattuale con l'ente pubblico». Come si potrebbe sbloccare la situazione? «La Regione Siciliana - prosegue Passarello - dovrebbe fare un decreto legge per sanare queste situazioni. Ma ci sono i tagli, il governo nazionale non manda nessuna risorsa. È un grosso problema sia per i Comuni siciliani che per altri enti come quelli ospedalieri». Uno stallo su cui si discute da tempo: «Aspettiamo dalla segreteria regionale un incontro a Palermo con gli assessori competenti: degli enti locali e della sanità». Cgil, Cisl e Uil hanno fatto le richieste in modo unitario, a livello regionale. «A causa di situazioni come il pre-pensionamento, i precari coprono molte necessità all'interno dei Comuni. Se non ci sono più, il rischio è che i Comuni si ritrovino con gli uffici semivuoti». La Uil ha mandato anche un lettera al sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli: «Siamo di fronte a un’inaccettabile ulteriore minaccia per i livelli occupazionali ma anche dinanzi a un rischio concreto di peggioramento dei servizi resi ai cittadini da parte di Comuni, come quello di Catania, che nell’ ultimo quinquennio hanno già dovuto fare i conti con una riduzione di ben 1.300 dipendenti a tempo indeterminato, solo in piccola misura sostituiti finora da personale a tempo determinato». Fonte Italpress 29 marzo 2012


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