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28/01/2009 - Tra Rubens e Caravaggio…i precari del Museo. La denuncia della Cgil

Davvero un'iniziativa meritoria, la mostra Rubens/Caravaggio organizzata dall'assessore Ardizzone: rimette in moto la cultura e il turismo in città e fa venire voglia di fare. Ma difficilmente fruibile per carenza di personale e perché basata sul ricorso a precari storici senza diritti e con orari ridottissimi''. Così Clara Crocè, segretaria della Funzione pubblica della Cgil di Messina, spiega cosa sta accadendo al museo regionale della città dello Stretto dove è a rischio l'apertura della struttura. ''Su 8 unità necessarie a garantire l'apertura del Museo, tra biglietteria, vigilanza e addetti, circa la metà è costituita da personale precario vincolato al solo servizio mattutino''. Per garantire l'effettiva apertura della mostra, la Fp Cgil chiede al Direttore del Museo di organizzare il personale e disporre la turnazione h12 e h 24. ''Ardizzone - prosegue Crocè- sta lanciando anche la bella iniziativa della Notte bianca alla quale ci auguriamo ne seguano molte altre. Ma senza alcuna risorsa come pensa di far lavorare il personale di notte? Spera nel volontariato? Non sa il vice sindaco nonché onorevole che queste persone hanno stipendi al di sotto dei mille euro e, in quanto precari, nessun diritto e nessuna certezza? Chieda all'assessore regionale Antinoro garanzie e impegno per mantenere aperta la mostra''. La Fp Cgil ha già inoltrato all'assessore regionale ai BBCC Antinoro una richiesta in tal senso. La Cgil da tempo sostiene la necessità di rilanciare il settore dei beni culturali nella provincia di Messina e nell'isola come strumento per lo sviluppo del turismo e quindi dell'economia. Un rilancio che non può prescindere dalla stabilizzazione del personale precario indispensabile all'apertura dei siti. ''Oggi la fruibilità dei siti e dei beni culturali nell'isola è garantita in minima parte, e solo grazie al personale precario e al sacrificio del personale di ruolo che sopporta turni massacranti- spiega il segretario generale della Fp Messina, Lillo Oceano -. Attraverso la stabilizzazione dei precari si potrebbe davvero fare della nostra storia e dei nostri beni culturali il vòlano della nostra economia''.


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