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03/06/2013 - DAL PD UN “CAMBIO DI STRATEGIA” PER STABILIZZARE 23MILA PRECARI

Assemblea regionale e Camera dei deputati stanno lavorando insieme per costruire un percorso di stabilizzazione per i circa 23 mila precari degli Enti locali e della Regione, che il 31 dicembre prossimo vedranno scadere i loro contratti senza possibilità di ulteriore rinnovo. In commissione Lavoro alla Camera, la parlamentare del Partito democratico Maria Iacono ha depositato una risoluzione che propone una ulteriore proroga, per un periodo di tre anni e senza variazione dei saldi finanziari, ma solo al fine di realizzare la stabilizzazione, “che prevede interventi complessi”. E poiché la Regione siciliana non può legiferare in materia di precari, all’Ars le parlamentari Pd Mariella Maggio e Antonella Milazzo hanno presentato una mozione che si aggancia alla risoluzione nazionale. “Occorre un piano ben preciso – ha spiegato Mariella Maggio – che permetta la stabilizzazione nell’arco di tre anni. Il governo nazionale deve trovare una soluzione che svincoli la Sicilia da tutta una serie di ostacoli che ci impediscono di stabilizzare i nostri precari, come il vincolo del Patto di stabilità interno, che grava sugli Enti locali”. Dopodiché, la stabilizzazione sarà prevista “solo per i rapporti di lavoro strettamente necessari al funzionamento degli enti sulla base della rideterminazione delle dotazione organiche”, e si farà attraverso selezioni che saranno destinate non solo agli interni che fanno parte di categorie per le quali è richiesta la scuola dell’obbligo, ma anche al personale di categoria superiore. Per i precari di livello C e D, invece, verranno fatti appostiti bandi unici dalla Regione, che formeranno delle graduatorie di idonei che dovranno essere utilizzati dalla Regione stessa e dagli enti territoriali per la copertura dei posti vacanti, e con possibilità di utilizzo anche da parte dell’amministrazione dello Stato. “Non possiamo più permetterci di alimentare illusioni – ha commentato la deputata regionale Antonella Milazzo – e la strada che abbiamo proposto è praticabile e realizzabile perché parte da regole costituzionali”. Tutti i tentativi di stabilizzazione fatti finora, infatti, sono finiti in un nulla di fatto a causa delle regole che non ammettono deroghe ai concorsi pubblici. Anche il vicepresidente dell’Ars, Antonio Venturino, aveva presentato nei giorni scorsi un disegno di legge che andasse in questa direzione, ma secondo la Maggio “la sua proposta si basa su presupposti che negli anni passati hanno portato all’impugnativa delle leggi emanate”. E ormai mancano pochi mesi per trovare una soluzione al precariato: una storia che in Sicilia va avanti almeno da vent’anni, e alla quale l’Unione Europea vuole mettere la parola “fine” il 31 dicembre. http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/45252/dal-pd-un-cambio-di-strategia-per-stabilizzare-23mila-precari


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