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24/07/2009 - Precari del Consorzio Autostrade Siciliane in protesta

Denunciamo gli scempi posti in essere dal C.A.S. circa le cicliche, estenuanti e croniche disfunzioni in ordine alle prestazioni lavorative di tutto personale di ruolo in servizio presso il Consorzio». Scendono in campo i precari del Consorzio Autostrade Siciliane, addetti ai caselli autostradali con funzioni di agente tecnico esattore. E lo fanno con un sit-in di protesta che si terrà stamani, alle 10, davanti agli uffici di contrada Scoppo per dire basta a una situazione cha va avanti da oltre 20 anni, periodo dal quale, periodicamente, vengono assunti dal Consorzio per 90 giorni l'anno. Lo confermano i rappresentanti del coordinamento Cub Trasporti Concetta Piccolo, Nicola De Gaetano, Piero Garozzo, Salvatore Costanzo e il segretario provinciale Filippo Sutera. Rivendicato, in particolare, il diritto ad un lavoro dignitoso, reclamando una reale stabilizzazione per un lavoro vero e a tempo indeterminato in un settore che denuncia una carenza d'organico di 238 unità. La protesta punta il dito contro «le molteplici difformità negative che caratterizzano il rapporto lavorativo con i citati dipendenti, ossia il continuo, sproporzionato, inaccettabile e anticostituzionale blocco delle ferie, il ricorso a prestazioni supplementari e straordinarie, trasferte fuori sede e turni privi dei riposi fisiologici dei lavoratori A.T.E., a fronte della mancata applicazione degli accordi intercorsi in ordine sindacale tra la Cub Trasporti, il Comitato Regionale per il Lavoro, la ex presidente del Consorzio Autostrade Siciliane e il presidente dell'ufficio U.P.L.M.O. di Messina presso la presidenza della Regione Siciliana del 22 gennaio 2009». «Fortemente allarmati e delusi per quanto sopra – aggiunge il coordinamento Cub - richiamandoci sull'importanza degli introiti del pedaggio autostradale, il quale costituisce la parte più importante del bilancio del C.A.S., inviamo i soggetti preposti in indirizzo, ognuno per la propria pertinenza, in un intervento di concerto con le scriventi organizzazioni sindacali, nell'adoperarsi sulla immediata revoca al ricorso dell'osceno lavoro straordinario, nonché a revocare la mobilità inter-Ente di dubbia legittimità, verso soluzioni atte al produttivo impiego delle risorse economiche e il ripristino della legalità e dei diritti negati ai precari con soluzioni rapide e durature che permettano di svuotare finalmente il bacino dell'ultra ventennale e ormai cronico precariato del C.A.S.».


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