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13/04/2010 - Capo d’O.: I precari, in un’aula poco affollata, non esultano per le promesse della Cgil. 20 anni di attesa…

Aula consiliare “FALCONE e BORSELLINO” di Capo d’Orlando poco affollata (foto in alto) ieri mattina per la manifestazione indetta dalla Cgil Funzione Pubblica di Messina sul ventennale problema dei precari, divisi in contrattisti, ex-articolisti, Lsu, Asu e quant’altro e non ancora stabilizzati. Assente, dopo essere stato annunciato, il deputato regionale FRANCO RINALDI, presente il suo collega all’Ars FILIPPO PANARELLO che ha presentato i contenuti della legge votata il 31 marzo scorso. Hanno parlato anche NINO PIZZINO (foto sotto) e PIPPO DI NATALE, oltre a CLARA CROCE’ e LILLO OCEANO ma tutti questi esponenti della Cgil non hanno suscitato alcun entusiasmo tra i precari, stanchi di assistere al balletto di parole e promesse, leggi presentate e votate ma non ancora applicate ormai da 20 anni… La sfiducia. E’ il sentimento che cova tra i precari di Capo d’Orlando e dei Nebrodi, dopo venti anni di vane promesse che ieri mattina hanno poco affollato l’aula consiliare “Falcone e Borsellino” di Capo d’Orlando nella convention organizzata dai lavoratori precari indetta dalla Funzione Pubblica Cgil. Punto di discussione il nuovo disegno di legge sul precariato votato all’unanimità dalla V Commissione Lavoro dell’Ars nella seduta del 31 marzo scorso. Ad illustrate le novità contenute nel disegno di legge l’on. Filippo Panarello, vice-presidente della Commissione lavoro all’Ars e Nino Pizzino, del coordinamento precari Fp-Cgil di Messina, i quali, hanno messo in risalto la possibilità contenuta nella norma di poter trasformare gli attuali contratti a tempo determinato, riferite alle contrattualizzazioni ai sensi della L.r. 85/95, 21/03 e 16/2006, in contratti a tempo indeterminato. I precari hanno ascoltato senza sussultare più di tanto (in quanto alle parole sono abituati…) Clara Crocè, segretario Cgil-Funzione Pubblica e Lillo Oceano, segretario provinciale della Cgil di Messina, di forte sostegno alle lotte per la stabilizzazione di tutto il personale precario. Ha concluso l’assemblea sindacale Pippo Di Natale, segretario regionale della Cgil e responsabile del mercato del lavoro, il quale ha evidenziato le giuste difficoltà nel giungere, con serietà e determinazione, alla soluzione del ventennale problema del precariato siciliano, senza cadere nelle solite promesse ed aspettative elettorali. “La Cgil Sicilia nell’apprezzare i contenuti del disegno di legge- ha sottolineato Pippo Di Natale- non può non porre l’attenzione su quei precari in ASU (circa 7.000 in tutta la regione di cui quasi 3.000 nella sola provincia di Messina) che attualmente non hanno nessun contratto di lavoro ed usufruiscono del solo sussidio di disoccupazione di 480 euro mensili. Le soluzioni per porre fine al precariato secondo la Cgil- continua Di Natale-, è la storicizzazione della spesa regionale, garantendo, per gli anni futuri, il contributo regionale agli enti che utilizzano personale precario e di riproporre, in finanziaria regionale, l’art. 8 della L.r. n.6 del 2009, che dà la possibilità di non considerare, nei bilanci degli Enti Locali, la spesa per la stabilizzazione, né nel computo del patto di stabilità, né nel calcolo della spesa per il personale (spesa che non può superare il 50% della spesa corrente)”. Al termine dei lavori soddisfatta la Cgil ma non i precari che sono andati via assistendo al solito balletto di promesse e di parole, come ormai avviene da quattro lustri sulle loro spalle. g.l. Edited by, martedì 13 aprile 2010, ore 10,23.


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