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21/04/2010 - Dietrofront sulle stabilizzazioni stop ai contratti per 8 mila precari

Stralciate dalla Finanziaria tutte le norme sulla stabilizzazione dei precari della Regione e sul rinnovo dei contratti dei circa 600 Cococo impiegati nei vari assessorati, all'Arra e all'Arpa. A rischio anche il trasferimento alla Regione dei 3.200 Pip di Palermo. A sorpresa ieri l'assessore al Bilancio Michele Cimino e il presidente della commissione dell'Ars Riccardo Savona hanno deciso di rinviare a un altro disegno di legge tutto il pacchetto delle norme sul precariato presentato dal governo con annessi emendamenti dei deputati. Un pacchetto molto corposo, che apriva le porte della Regione ai 4.500 precari storici e faceva rientrare nel bacino dei lavoratori regionali anche i 3.200 ex pip di Emergenza Palermo. Ma non solo: avviava anche possibili nuovi contratti con la previsione di procedure di selezione pubblica. Oggi quindi la commissione Bilancio dovrebbe iniziare la discussione sul primo pacchetto di norme presentato dal governo (che comprendeva a esempio il credito d'imposta e il taglio dell'Irpef per le famiglie) e altri emendamenti che ieri l'assessore Cimino ha definito ''priorità'': a partire da quelle del Pd sul blocco alla privatizzazione dell'acqua, sul taglio dei ticket sanitari per le fasce deboli e il tempo pieno nelle scuole. Stop quindi alle norme sui precari contestate dal presidente di Confindustria Ivan lo Bello che aveva criticato la Finanziaria ''priva di numeri e piena di incomprensibili stabilizzazioni di personale che la finanza pubblica non è in grado di sostenere, se non a prezzo di mortificare il lavoro produttivo''. L'assessore Cimino, dopo aver incontrato il commissario dello Stato Michele Lepri, che avrebbe sollevato molte perplessità sulla mole delle stabilizzazioni inserite in Finanziaria, ieri ha deciso di stralciare il cosiddetto ''blocco 1'' degli emendamenti che comprendevano tutte le norme su precari, Pip e Fiera del Mediterraneo. ''Mi sembra una decisione corretta, che ho subito sostenuto - dice il presidente della commissione, Riccardo Savona - La Finanziaria rischiava di diventare un grande libro dei sogni. Comunque sui Pip c'è la copertura economica e quindi non penso ci sia alcuna difficoltà''. Molti deputati avevano presentato emendamenti per stabilizzare anche i 6 mila Asu negli enti locali: ''Mi chiedo adesso che garanzia diamo a queste persone, senza contare il fatto che nel pacchetto di norme stralciate c'erano anche gli stipendi ai dipendenti della Fiera'', dice Marianna Caronia, del Pdl. ''Il governo ha cambiato posizione più volte, non c'è alcuna chiarezza e i lavori della commissione in questa situazione non possono andare avanti'', aggiunge l'indipendente ex-Mpa Cateno De Luca. In Finanziaria andrebbe soltanto una mini proroga dei contratti in scadenza dei precari. I sindacati comunque sono già sul piede di guerra, visto che attendevano la stabilizzazione e l'avvio di un fondo da 40 milioni di euro per il rinnovo dei contratti dei regionali. Oggi la commissione riprende i lavori sul primo testo presentato dal governo, che comprendeva il credito d'imposta, la riorganizzazione delle società partecipate e il taglio dell'Irpef per le famiglie numerose. Confermata anche una norma tecnica sulla formazione professionale, che dal 2011 sarà coperta anche con fondi europei. Ieri Cimino ha detto in commissione Bilancio di voler ''andare avanti'' aprendo anche ad altri emendamenti, su tutti quelli del Pd che riguardano il blocco alla privatizzazione dell'acqua, il taglio dei ticket per le fasce deboli e il tempo pieno nella scuola. Ma sulla Finanziaria, che dovrebbe essere approvata per legge entro aprile, si fa sentire anche il peso di categorie e parti sociali: dopo la bocciatura di Confindustria sui precari, ora Confartigianato chiede che venga esteso il credito d'imposta. Intanto il tempo stringe: ''Anche oggi (ieri, ndr) l'aula non si è riunita in attesa di conoscere il testo della Finanziaria'', attacca Giuseppe Limoli del Pdl. E Giulia Adamo del Pdl Sicilia chiede alle parti sociali ''di guardare in faccia la realtà''.


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