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22/04/2010 - Ars, intesa sulla Finanziaria Taglio ai ticket della Sanità

Ars, intesa sulla Finanziaria Taglio ai ticket della Sanità Palazzo dei Normanni sede dell'Ars STOP alle stabilizzazioni e all'ingresso alla Regione dei Pip di Palermo, via libera invece al credito d'imposta per l'occupazione, al tetto per gli stipendi degli amministratori di società regionali, e al riordino delle aziende partecipate che scenderanno da 30 a 12. La commissione Bilancio ha approvato le prime norme della Finanziaria che da martedì sarà discussa all'Ars. Ma è rivolta dei precari e dei sindacati contro le mancate norme sulle stabilizzazioni e il rinnovo del contratto dei regionali. Per oggi tutte le sigle sindacali, Cgil, Cisl Uil, Sadirs, Cobas codir e Ugl hanno indetto un sit-in di protesta sotto Palazzo dei Normanni, mentre i Pip di Palermo annunciano un vero e proprio assedio all'Ars. A sbloccare comunque i lavori della commissione Bilancio è stato l'accordo politico raggiunto ieri mattina tra l'assessore Michele Cimino, il presidente della commissione Riccardo Savonae i deputati del Pd e del Pdl Sicilia, per portare in aula un testo che comprenda alcuni punti fermi: oltre a quelli già varati ieri, anche il microcredito per le imprese, la pioggia di finanziamenti per gli agricoltori, la proroga dei fondi alle cooperative edilizie, la ripubblicizzazione dell'acqua, il taglio ai ticket sanitari e all'Irpef per le famiglie numerose, la riduzione dei consorzi di bonifica e degli enti partecipati, il tempo pieno nelle scuole e una norma tecnica sulla formazione professionale, che potrà essere finanziata anche con fondi europei. Confermati al momento anche le norme per l'istituzione di nuove tasse in materia energetica e per le motorizzazione, e l'incremento per quelle dei petrolieri, dal 7 al 12 per cento. ''In questo modo contiamo di poter consegnare entro poche ore il testo definitivo all'Ars - dice Savona - dando risposte concrete alle emergenze della Sicilia''. Dunque ieri la commissione ha approvato gli articoli sul credito d'imposta che vede primi firmatari Giuseppe Lupo del Pd e Nino D'Asero del Pdl. Si tratta di un contributo di 333 euro al mese per tre anni per ogni nuovo assunto dalle aziende dell'Isola. ''Ma il fondo di 10 milioni di euro previsto per il 2010 è troppo basso'', dicono Lupo e Nino Dina dell'Udc. Approvata anche la norma che taglia del 2 per cento i budget per tutte le strutture e gli enti della Regione e fissa il tetto per i compensi: 50 mila euro per gli amministratori e 25 mila euro per i componenti degli organi di vigilanza. Approvata anche la norma sugli appalti: adesso le amministrazioni della Regione dovranno utilizzare il meccanismo Consip, che prevede parametri certi per qualità e prezzi dei beni. ''In questo modo si otterrà uniformità nelle tariffe e un risparmio del 20 per cento rispetto alla spesa attuale'', dicono i deputati del Pd e Giovanni Greco del Pdl Sicilia. Approvato anche il taglio da 30 a 12 delle società partecipate, anche se la commissione, con un emendamento di deputati del Pdl Mancuso e Leontini e del capogruppo del Pd Cracolici, ha rimandato all'Ars l'individuazione delle aziende da liquidare. Comunque ci dovrà essere una sola partecipata nei seguenti settori: trasporti, servizi, promozione dell'immagine della Sicilia, Sviluppo, informatizzazione, gestione del patrimonio immobiliare, emergenza sanitaria, riscossione tributi, credito, ricerca e gestione degli invasi e delle grandi reti di distribuzione dell'acqua. Varato anche il taglio del 20 per cento alle spese degli assessorati per promozione e convegni, mentre con un emendamento del Pd è stato previsto l'obbligo di pubblicare su internet i consulenti della Regione con annesso curriculum. Ma a scatenare le proteste di precari e sindacati, che oggi manifesteranno sotto Palazzo dei Normanni, è la decisone di stralciare dalla Finanziaria tutte le norme in materia di personale. Norme che, con diversi emendamenti, avevano aperto le porte non solo all'assunzione alla Regione di 6 mila persone, tra contrattisti e Co.co.co in fasce elevate, C e D, ma anche all'assunzione di altro personale e alla stabilizzazione a spese della Regione dei 6 mila Asu nei Comuni.


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