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24/05/2010 - Precari, stabilizzazione più lontana, lo denuncia Bruno Marziano (Pd)

Siracusa - “L’inasprimento dei rapporti tra i governi regionale e nazionale non può tramutarsi in un imbarbarimento nei confronti dei precari siciliani. Il no del governo Berlusconi allo sforamento del patto di stabilità impedisce la regolarizzazione di 27 mila lavoratori che da quasi 20 anni sono al servizio di Regione e Enti Locali”. E’ la denuncia del deputato regionale del Partito Democratico, Bruno Marziano. “Forse è il caso di spiegare al ministro dell’economia Tremonti che non si tratta di lavoratori assunti 3 mesi fa – ha sottolineato Marziano -, ma di padri di famiglia che da quasi 20 anni lavorano e fanno funzionare il Sistema Sicilia, in 22 mila negli enti locali e in oltre 5 mila alla Regione.'' Assunti inizialmente sulla base della legge finanziaria nazionale del 1988 e poi con leggi regionali. La loro stabilizzazione, per Marziano, è dunque un dovere e non può essere negato anche perché potrebbe scatenare tensione sociale. Ma quello che davvero ferirebbe, per il parlamentare siracusano, sarebbe la decisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del ministro Tremonti che deteriorerebbe i rapporti tra governo nazionale e regionale, un continuo conflitto. Che si tramuta in una sorta di guerra nei confronti dei lavoratori siciliani e della Sicilia. ''Perché questo è uno degli episodi gravi - continua Marziano - che si sono verificati. Il mancato decreto di Tremonti per il piano di spesa dei fondi Fas mette a rischio anche i fondi Europei destinati alla Sicilia, perché in molti casi i progetti risultano cofinanziati da entrambi i fondi. Adesso chiederò al governo regionale di portare in aula il più rapidamente possibile il disegno di legge per la stabilizzazione dei precari e se necessario avviare anche una vertenza nei confronti del governo nazionale che deve rispettare la Sicilia e i Siciliani”.


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