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05/06/2010 - Essere precari stanca...

Ieri erano centinaia i lavoratori precari degli enti locali che hanno manifestato davanti l'Albergo delle Povere, a Palermo, dov'è era in corso la riunione convocata dall'assessore regionale al Lavoro, Lino Leanza, alla quale hanno partecipato, oltre al presidente della Regione, Raffaele Lombardo - rientrato dal suo viaggio a Roma, dove ha incontrato il sottosegretario Gianni Letta -, decine di sindaci e amministratori dei comuni siciliani. Motivo della riunione cercare la soluzione da concordare con il ministero dell'Economia per ottenere una deroga al patto di stabilità, senza la quale gli enti locali non possono rinnovare i contratti a termine di circa 22.500 precari. Davanti l'Albergo delle Povere i manifestanti hanno affisso striscioni e cartelli e rivendicano la salvaguardia dei posti di lavoro. Al margine della riunione il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha detto: ''Il sottosegretario Gianni Letta si è impegnato ad affrontare e risolvere il problema dei precari che lavorano negli enti locali in Sicilia''. Il governatore ha aggiunto di avere chiesto al sottosegretario la deroga al patto di stabilità. Sulla stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali siciliani, Raffaele Lombardo ''più che la Lega'' teme ''l'attacco dei grandi giornali''. ''Noi - ha detto Lombardo - questa aggressione dobbiamo fronteggiarla con un disegno organico finalizzato all'efficienza, sensibilizzando il Parlamento. Se no soccomberemo sotto gli attacchi dei grandi giornali che grideranno allo spreco''. Il presidente della Regione tornerà martedì prossimo nella capitale per affrontare la questione con i ministri Giulio Tremonti e Renato Brunetta. Al sottosegretario Letta, il governatore ha chiesto anche la modifica della manovra correttiva del governo ''perché non sia applicata ai precari degli enti locali siciliani la norma che fissa un limite del 50% ai contratti che comuni e province possono rinnovare''. Letta ha spiegato che la settimana prossima comincerà l'esame della manovra correttiva in parlamento, nel corso della quale occorrerà inserire la questione della deroga per i precari. Per questo, Lombardo solleciterà con una lettera i sindaci, i deputati e i senatori siciliani per creare un fronte comune. ''Ho già predisposto la lettera - dice Lombardo - Noi siamo pronti anche a predisporre il testo di un emendamento da presentare alla manovra. Il governo gioca tutto se stesso per la stabilizzazione di questi precari, così come fatto per quelli impegnati negli uffici dell'amministrazione regionale''. Entro un anno gli enti locali dovranno trasformare a tempo indeterminato i contratti dei precari mentre la Regione siciliana aumenterà da 5 a 10 anni il contributo per la stabilizzazione. Lo prevede il disegno di legge presentato in commissione bilancio all'Assemblea regionale siciliana, il cui iter comincerà la prossima settimana, come annunciato dal governatore. Per Lombardo la legge sulla stabilizzazione ''chiuderà questa pagina fatta di ansie e di apprensioni, per questi lavoratori impegnati da oltre 20 anni negli enti locali siciliani''. ''La loro è una professionalità ormai acquisita, di cui le amministrazioni non possono fare a meno - ha aggiunto il governatore - Si tratta è vero di oltre 22 mila e 500 persone, ma è anche vero che il governo ha imposto a tutti gli enti pubblici il blocco di ogni nuova assunzione, e che la funzionalità di moltissimi uffici è garantita esclusivamente da questi lavoratori''. Secondo il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianfranco Miccichè ''gli impegni presi dal sottosegretario Gianni Letta sono gli impegni del governo. Questo non è un auspicio, ma un dato di fatto che non può essere messo in discussione da nessuno'', e ha sottolineto come ''la disponibilità del governo a venire incontro alle esigenze della Regione siciliana di derogare al patto di stabilità per consentire a comuni e Province di rinnovare i contratti in scadenza di circa 22.500 precari non può che essere accolta con grande soddisfazione''. Invece, secondo il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, anch'egli presente all'incontro, ''gli impegni assunti dal sottosegretario Letta con il presidente della Regione, Lombardo, sono insufficienti se il governo nazionale non modifica le previsioni sul patto di stabilità''. ''I parlamentari del Pd - ha aggiunto Lupo - presenteranno gli emendamenti per la tutela dei lavoratori precari degli enti locali siciliani''. ''Vedremo - ha concluso - se i parlamentari nazionali di centrodestra li voteranno e se il governo Berlusconi blinderà la manovra ponendo la fiducia''. ''Lombardo ha spiegato che invierà una lettera a tutti i parlamentari siciliani per sensibilizzarli sulla questione dei precari - ha detto il segretario generale della Fp-Cgil siciliana, Michele Palazzotto presente alla riunione a Palazzo d'Orleans - Da mercoledì prossimo, inoltre, dovrebbe partire in commissione all'Ars l'iter del disegno di legge sulla stabilizzazione''. Per Palazzotto tuttavia ''il processo per dare certezze ai lavoratori sembra andare a rilento, finora abbiamo ascoltato promesse vaghe e il percorso è tutto da costruire''. In attesa del pronunciamento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sul percorso concordato per i precari siciliani da Letta e da Lombardo, Cgil Cisl e Uil con le rispettive federazioni di categoria confermano lo stato di agitazione dei lavoratori. Nel corso di un incontro col presidente della Regione, Mariella Maggio (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil) hanno affermato la necessità che ''il governo presenti una sua proposta di emendamento alla manovra per la deroga al patto di stabilità e ai vincoli e tagli del provvedimento''. ''Questo obiettivo - hanno sottolineato - deve essere sostenuto da tutti, anche dal governo regionale e dai parlamentari eletti in Sicilia''. Parallelamente, secondo Maggio, Bernava e Barone ''l'esecutivo regionale deve mantenere l'impegno di varare subito una legge sulle stabilizzazioni, muovendosi in stretto raccordo con le novità che arrivano da Roma''. [Informazioni tratte da Ansa]


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