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12/06/2010 - Precari, consiglio provinciale unanime Deciso il sostegno per la stabilizzazione

Siracusa - Si è tenuto stamani, al teatro Vasquez di Sìracusa, la sessione straordinaria del Consiglio provinciale, convocato dal presidente Michele Mangifico, per trattare la spinosa questione dei lavoratori precari della pubblica amministrazione. Gli ex articolisti, lo ricordiamo, sono minacciati dalla possibilità di vedersi soffiare il posto di lavoro, qualora il governo nazionale non modifichi la parte della finanziaria che obbliga gli enti ad interrompere i processi di stabilizzazione. Oltre ai deputati nazionali e regionali, a esponenti politici, sindacalisti ed amministratori locali, era presente anche una grossa rappresentanza dei lavoratori. Dal Consiglio straordinario di stamani è uscito un appello unanime nella direzione del sostegno concreto ai 22 mila precari della regione Sicilia. Tanti gli interventi critici nei confronti del governo, tesi ad evidenziare la necessità di risolvere la questione, prendendo anche spunto dal tentativo di un gruppo di parlamentari siciliani riuniti oggi a Catania per presentare un emendamento al parlamento nazionale che trasformi i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. “A questo emendamento - si legge sulla nota della Provincia - si dovrà arrivare nel caso in cui il governo nazionale, come richiesto da tutte le forze siciliane e dallo stesso governo regionale, non tornasse sui suoi passi rispetto alle decisioni negative già prese”. A partire da lunedì prossimo, già in sede di sessione di Bilancio, il Consiglio provinciale darà il via alle operazioni e alle attività formali di sostegno alla rivendicazione di stabilizzazione dei precari. “Nel ribadire l’oggettiva e più favorevole posizione del personale contrattista della Provincia di Siracusa - ha commentato il presidente Nicola Bono, assente per impegni istituzionali - rispetto a quello che presta servizio in altri enti locali della nostra regione, condivido la necessità di mantenere alta l’attenzione sulle numerose problematiche della categoria, nei confronti della quale rinnovo la mia più piena solidarietà, in modo particolare in ordine agli obiettivi della stabilizzazione, per la quale, come è noto ho offerto a suo tempo il mio personale contributo nell’elaborare un disegno di legge finalizzato proprio a tale obiettivo, che è stato presentato da alcuni parlamentari regionali che ne hanno fatto oggetto di un’importante iniziativa legislativa. Con tali auspici auguro che si possano raggiungere al più presto le condizioni per avviare a soluzione questa ultra ventennale problematica”.


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