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28/06/2010 - I sindaci della provincia di Siracusa hanno consegnato la fascia al Prefetto

L’azione congiunta dei sindaci di oggi è il risultato dell’assemblea organizzata dall’AnciSicilia la scorsa settimana a Palermo. In quella occasione i primi cittadini dell’Isola decisero di organizzare questa ulteriore azione di protesta per mantenere alta l’attenzione sui problemi che stanno mettendo in ginocchio molte amministrazioni locali. Gli amministratori siciliani, in attesa di risposte precise e in attesa che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fissi una data per incontrarli, stanno anche preparando una manifestazione di protesta nella capitale. Questa mattina al prefetto è stata anche consegnata la lettera che sarà inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. “Stiamo chiedendo - ha detto il sindaco Roberto Visentin – l’attenzione dovuta ad una situazione drammatica, tenuto conto che oltre al taglio dei fondi e alle sanzioni aggravate, a differenza del resto d’Italia, la Sicilia si trova a fare i conti anche con un bacino di precari che, in molte amministrazioni, garantisce servizi vitali per i cittadini”. Ecco di seguito la lettera aperta inviata a Silvio Berlusconi. ''I Sindaci e i Presidenti delle Province della Regione siciliana, consapevoli che per affrontare e superare l’attuale situazione economica tutte le amministrazioni dello Stato e delle Regioni e gli Enti Locali sono chiamati a concorrere in modo equo e sopportabile; nel ribadire che i Comuni e le Province dell’Isola non beneficiano delle entrate finanziarie proprie delle Amministrazioni con sede nelle aree più sviluppate del Paese e che, allo stesso tempo, non dispongono delle risorse necessarie a contribuire alla crescita economica dei loro territori; nel ritenere che in una realtà sociale quale quella del Mezzogiorno, storicamente caratterizzata da una condizione di scarso sviluppo economico e di forte disoccupazione e ulteriormente segnata dalle conseguenze dell’attuale crisi economica, le scelte della manovra finanziaria approvata dal Governo possono produrre effetti particolarmente gravi per i cittadini; nell’evidenziare segnatamente che in tale difficile contesto, a causa dei ristretti vincoli del Patto di Stabilità interno, gran parte del personale degli Enti Locali della Regione Siciliana si troverà, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, senza lavoro e i Comuni e le Province siciliane non potranno utilizzare il suddetto personale divenuto indispensabile per la gestione degli Enti ai quali ormai da molti anni assicurano servizi vitali; nel condividere integralmente le richieste e le azioni di protesta dell’Anci e dell’Upi in ordine alle misure introdotte con il decreto n. 78 del 2010; considerando che da oggi inizia una mobilitazione permanente che porterà, tra l’altro, alla manifestazione indetta per il giorno 28 giugno davanti alle nove Prefetture, chiedono che vengano apportate modifiche alle regole del Patto di stabilità interno tali da consentire una sterilizzazione delle somme impiegate dai Comuni e dalle Province in misure di stabilizzazione del personale precario e prevedere precise deroghe al rigido sistema sanzionatorio; che venga profondamente rivista la misura della partecipazione degli Enti locali al risanamento dei conti pubblici prevista dalla manovra approvata dal Governo, che allo stato potrebbe determinare la mancata erogazione di servizi essenziali ai cittadini; che venga fissato un incontro urgente - entro il 30 giugno - al fine di rappresentarLe la specifica realtà regionale in ordine alle misure di stabilizzazione dei lavoratori precari, la drammatica situazione in cui versano i Comuni siciliani e il grave stato di disagio degli Amministratori, anche con la simbolica consegna della fascia tricolore''.


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